Rinologia

Che cos'è la rinologia?

La rinologia è una branca dell'otorinolaringoiatria che studia la fisiologia, l'anatomia e le patologie del naso e della regione facciale ad esso collegata. Il naso è una delle strutture più importanti dell'organismo: essenzialmente serve a riscaldare e umidificare l'aria in entrata nelle vie aeree, attraverso la mucosa nasale. E' inoltre sede della percezione olfattiva, uno dei cinque sensi che consente al cervello di mettersi in relazione con l'ambiente circostante, anche attraverso il riconoscimento di odori potenzialmente dannosi. Il naso e l'apparato nasale sono quindi fondamentali per il metabolismo delle vie aeree e per gli scambi gassosi a livello degli alveoli polmonari. Funzionando come primo "filtro" dell'aria in entrata nell'apparato respiratorio, il naso è esposto a una serie di agenti che possono determinarne la patologia. Patogeni, allergeni e particelle inquinanti contenuti nell'aria inspirata vengono immediatamente a contatto con la mucosa nasale, prima ancora che con il tessuto polmonare; inoltre, essendo una struttura rivolta all'esterno del viso, il naso si trova particolarmente esposto a una serie di possibili danni traumatici che possono alterarne la struttura e la funzione. Infine, anche se sono particolarmente rari, il naso non è esente da processi neoplastici, di origine benigna o maligna.

Quando si ricorre al rinologo

Quale che sia la patologia in esame, un sintomo le accomuna tutte ed è generalmente quello che porta il paziente all'attenzione del medico: l'ostruzione nasale e quindi la difficoltà a respirare correttamente. Alla difficoltà respiratoria sono connessi tutta una serie di altri sintomi (mal di testa frequenti, infezioni mucosali croniche, apnee notturne e altri) il cui studio può indirizzare il medico verso gli esami da compiere per giungere a una diagnosi. Spesso, l'ostruzione nasale è di difficile valutazione: è un sintomo aspecifico, molto complesso da valutare a causa di fattori che dipendono dal paziente e da come questi percepisce il disagio a livello personale.

Gli esami al naso richiesti

Prima di parlare di approcci di tipo invasivo, il medico prescriverà al paziente una serie di esami volti ad approfondire e caratterizzare i sintomi, per valutare la funzionalità del sistema respiratorio. Il primo esame che l'otorinolaringoiatra svolge sul paziente è un'accurata ispezione delle fosse nasali con l'ausilio di un endoscopio, uno strumento rigido o flessibile dotato di una fibra ottica che illumina l'area esaminata: questo esame può essere fastidioso ma consente di escludere con certezza la presenza di occlusioni, corpi estranei o masse anomale. Se all'ostruzione si accompagnano sintomi tipici di infiammazioni catarrali o rino-sinusiti, non c'è necessità di ulteriori approfondimenti. Solamente in presenza di sintomi gravi oppure quadri clinici selezionati, lo specialista può richiedere tecniche di imaging quali tomografia computerizzata (TC) e risonanza magnetica nucleare (RMN), riservate ai sospetti di complicanze o a pazienti particolarmente fragili. Esistono altri esami altamente specialistici, quali la rino-manometria anteriore attiva, un test che consente la valutazione dei flussi respiratori a livello nasale sia a riposo, sia dopo ostruzione: in tal modo si può distinguere un'alterazione strutturale da condizioni infiammatorie. Le condizioni infiammatorie sono difficili da valutare con un esame obiettivo: se i sintomi persistono nonostante la terapia, lo specialista effettua un raschiamento della mucosa nasale interessata dal processo flogistico. L'esame citologico delle cellule mucosali consente di chiarire il quadro clinico e di conseguenza attuare una terapia mirata. Per valutare la presenza di danni alla componente olfattiva, esistono diversi test, come lo "Sniffin’ Sticks". Affezioni come riniti e sinusiti acute e croniche prevedono un trattamento topico a base di aerosol con antistaminici, cortisonici e disinfettanti; condizioni più gravi possono richiedere una terapia sistemica a base di antibiotici e antinfiammatori.

I trattamenti della rinologia

In rinologia, il trattamento delle patologie nasali non altrimenti curabili è prevalentemente chirurgico. Deformità di tipo funzionale oppure estetico possono essere corrette operando il paziente, con il primario obiettivo di ripristinare la corretta fisiologia respiratoria. Le deviazioni del setto nasale, i turbinati ipertrofici e le neoplasie che possono occludere le vie respiratorie sono corretti mediante tecniche operatorie minimamente invasive in endoscopia, che non provoca cicatrici esterne. L'esperienza maturata nella chirurgia endoscopica mini-invasiva permette di trattare con successo numerose patologie di diversa natura.