Rinoplastica

Che cos'è la rinoplastica

La rinoplastica, nota anche come chirurgia del naso, è una procedura chirurgica volta a migliorare l'armonia dei tratti facciali attraverso il rimodellamento e la correzione dei dimorfismi nasali. L'obiettivo della rinoplastica moderna è quello di ottenere un risultato naturale, proporzionato ed in perfetta armonia con le caratteristiche anatomiche del paziente. In altre parole, non si dovrebbe capire che la persona è ricorsa al bisturi. Il Dr Corti potrà valutare con professionalità il tuo caso e consigliarti al meglio nella strada da seguire.

I costi della rinoplastica

La rinoplastica può interessare una parte circoscritta del naso, come la punta o le narici, oppure riguardare tutta la piramide nasale. Da ciò ne deriva che i costi per interventi al naso possono variare considerevolmente e sono da valutarsi di volta in volta sulla base del tipo di intervento.

Perché si ricorre alla rinoplastica

Chi desidera sottoporsi alla rinoplastica spesso si trascina da tempo problemi psicologici e di scarsa autostima derivanti dalla mancata accettazione di un'imperfezione impossibile da nascondere o da camuffare, trovandosi al centro del viso. Sta al chirurgo, durante la visita conoscitiva, stabilire se esistono i presupposti per ricorrere ad un intervento chirurgico, se le aspettative del paziente sono eccessive, e in tal caso ridimensionarle, o se è il caso di dissaduere del tutto il soggeto dal suo proposito. L'intervento è indicato per chi possiede un naso eccessivamente grande, largo, aquilino, storto, con punta prominente o schiacciata, ipertrofia delle narici, gobba ossea o cartilaginea, ecc. Si può però ricorrere alla rinoplastica anche per problemi funzionali, come nel caso del setto nasale deviato di origine congenita o conseguente a traumi, che causa difficoltà respiratorie. In questo caso si parla di settoplastica ed è in genere a carico del Sistema Sanitario Nazionale. Qualora l'intervento dovesse risultare insoddisfacente, è previsto il ricorso alla rinoplastica secondaria, in cui il chirurgo cercarà di correggere i diffetti del primo intervento.

Come si esegue l'operazione al naso

La rinoplastica può essere effettuata in anestesia totale oppure in anestesia locale associata a sedazione intravenosa. In entrambi i casi, durante l'intervento, il paziente non avvertirà alcun dolore. La tecnica più tradizionale, definita rinoplastica chiusa, prevede che vengano effettuate delle minuscole incisioni all'interno del naso, in modo che le cicatrici non siano visibili. Quindi viene rimodellata sia la parte ossea, per restringere ed accorciare il naso, che quella cartilaginea, di cui è composta la punta del naso. La rinoplastica aperta viene invece eseguita incidendo la columella, cioè quel tratto di pelle che si trova tra le narici. Questa tecnica è indicata per gli interventi che mirano a correggere singoli difetti, senza intervenire su tutta la struttura nasale, come la rimozione della cartilagine alare per modellare la punta del naso o l'asportazione del grasso in eccesso in caso di punta carnosa. La procedura aperta è più precisa di quella chiusa, in quanto consente al chirurgo di avere una maggior visuale delle parti da lavorare, però lascia una cicatrice esterna, anche se quasi invisibile. Il trattamento ha una durata che può variare da 40 minuti a due ore, a seconda della complessità dell'intervento. Di solito si viene dimessi in giornata, e solo in casi particolari può rendersi necessaria una notte di degenza.

Recupero post operatorio per interventi al naso

Il recupero post operatorio su interventi di rinoplastica è molto più veloce e meno traumatico rispetto al passato, grazie soprattutto alle moderne tecniche poco invasive che consentono una ripresa delle normali attività quasi immediata e che lasciano edemi riassorbibili in poco tempo. Anche il dolore è molto più sopportabile e può essere alleviato attraverso la semplice assunzione di analgesici. Dopo l'intervento il paziente dovrà indossare una mascherina di gesso che servirà a fissare le componenti nasali rimodellate e a proteggere il naso da traumi e che dovrà rimanere in sede per un paio di settimane. In caso di applicazione di tamponi nasali, essi vengono in genere rimossi dopo qualche ora o al massimo dopo 1-2 giorni, quando è prevista la prima medicazione. Il tempo necessario al riassorbimento del gonfiore equivale a due settimane circa; per favorirne il processo si può applicare sulla zona interessata del ghiaccio. È consigliabile un periodo di riposo di almeno 15 giorni, tempo necessario alla guarigione ossea e cartilaginea. Per la ripresa dell'attività sportiva è meglio aspettare almeno 3 settimane. Già dopo una ventina di giorni sarà possibile apprezzare i primi risultati della rinoplastica, ma per ammirare il risultato definitivo occorrerà attendere almeno 6 mesi.

Controindicazioni per la rinoplastica

Il chirurgo potrà rilevare eventuali controindicazioni all'intervento nel corso della visita, dove effettuerà un'accurata anamnesi del paziente indagando sulla sua storia clinica, oltre a valutare lo spessore e la qualità della pelle, la dismorfia del naso e le proporzioni con gli altri elementi del volto. È sconsigliabile sottoporsi a rinoplastica in presenza di raffreddore. Inoltre, prima di sottoporsi all'intervento, è preferibile sospendere l'assunzione di farmaci antinfiammatori, come l'aspirina, in quanto favoriscono il verificarsi di sanguinamenti. La rinoplastica presenta né più né meno i tipici rischi di tutti gli interventi chirurgici: infezione, emorragia, parestesie. Grazie però alle moderne procedure, questi rischi sono molti limitati e facilmente gestibili dai chirurghi esperti. I rischi intrinseci alla rinoplastica sono, invece, asimettrie, irregolarità, risulato disarmonico, in qual caso sarà necessario ricorrere ad un secondo intervento correttivo.